Jack Fuller è uno scapolo impenitente che non finisce mai quello che
comincia, Joy McNally è una bionda broker di New York che porta tutto
diligentemente a termine. Lui perde il lavoro per poca applicazione,
lei il futuro sposo per troppa sollecitudine. Licenziati senza troppi
convenevoli, trovano rifugio e piacere a Las Vegas, dove si incontrano,
si ubriacano e si sposano. Finiti gli effetti dell'alcol cercano di
divorziare e di conservare tre milioni di dollari vinti da Jack con il
quarto di dollaro di Joy. Peccato che un giudice tradizionalista decida
per loro altrimenti: sei mesi di convivenza forzata e congelamento
della vincita al Jackpot. Intraprenderanno così un periodo obbligato e
"idilliaco" da marito e moglie.
Notte brava a Las Vegas
è una commedia romantica perfettamente sospesa fra la verticalità dello
skyline di New York e le architetture a tema di Las Vegas. La commedia
della nuova Hollywood, dopo aver sdoganato, consumato e perduto ogni
segreto dei corpi, sembra trovare nella "notte brava" di Cameron Diaz e
Ashton Kutcher i tempi giusti e l'energia erotica necessaria a
sostenere l'arte dell'allusione. Questa volta la posta cruciale non è
né il sesso, né il piacere, ma il matrimonio, o meglio il
ri-matrimonio. Perché Jack e Joy si sono già sposati a Las Vegas per
eccesso di alcol, di ormoni e di leggerezza (probabilmente
generazionale).
Costretti a una sei mesi di formazione sentimentale, che guarda con nostalgia alla "notte" di Frank Capra, la coppia Kutcher/Diaz darà corpo e vita ad un'irresistibile ed inesausta performance screwball,
una guerra tra sessi e tra due individualità menomate. A Joy manca la
capacità di abbandonarsi, a Jack la capacità di trattenere. Lei
conserva il posto di lavoro e l'anello di una promessa d'amore
infranta, lui lascia andare il lavoro e qualsiasi promessa di amore
eterno. Sposandosi a Las Vegas e divorziando a New York recupereranno
il "senso" mancante e la pienezza dei sensi, evolvendo fino a scoprirsi
innamorati. Dalla città al grado zero dell'urbanità, della architettura
e della cultura si sposteranno nella città della socialità, dell'arte e
del pensiero. Lo spazio urbano non offre perciò soltanto un climax
sentimentale ma accompagna e traduce, amplificata e allargata, la
storia d'amore di Jack e Joy: la commedia del matrimonio celebrato in
un simulacro urbano contro una città che, come l'amore, ha bisogno di
essere vissuta e consumata quotidianamente per essere realmente
compresa.
Cameron Diaz è al solito abilissima ad alzare i toni quando occorre e Ashton Kutcher lo è altrettanto a contenerla.
Ke ne dite,di questo belissimo film??????parliamone.